I denti sono tra le parti del corpo maggiormente interessate dai traumi, soprattutto nei bambini e negli adolescenti. I traumi possono interessare i denti da latte o i denti definitivi, ma anche i tessuti di supporto dei denti. Possono presentarsi come una semplice mobilità, uno spostamento del dente dalla propria sede, una frattura del dente o dei suoi tessuti di supporto.
I traumi dentali richiedono un’attenzione particolare da parte del medico e del paziente. Per questo motivo, protocolli di diagnosi e trattamento secondo la migliore evidenza scientifica devono essere utilizzati per ottenere il miglior risultato estetico-funzionale. Intervenire tempestivamente e monitorare la situazione periodicamente sono le chiavi per garantire la maggiore percentuale di successo, anche nel lungo termine (Diangelis et al., 2012).
Alcune malocclusioni, in particolare quelle caratterizzate dai denti superiori sporgenti, sono caratterizzate da una maggiore probabilità di traumi dentali. La ricerca ha dimostrato che il trattamento precoce (7-11 anni) di queste malocclusioni porta una maggiore riduzione nell’incidenza dei traumi degli incisivi rispetto al trattamento tardivo (12 anni e oltre; Thiruvenkatachari et al., 2013). Uno specialista saprà consigliare la strategia migliore per curare la malocclusione e ridurre i traumi dei denti.
Una visita da uno specialista è utile anche per identificare traumi pregressi che non sono stati riconosciuti. Nel caso in cui si decida di allineare dei denti storti che hanno subito dei traumi, l’ortodontista dovrà adoperare ancora maggiore attenzione, comunicando a paziente e genitori i benefici e gli eventuali rischi del trattamento ortodontico.