Molte persone soffrono di problemi dell’articolazione della mandibola, associati o meno a dolore cervicale o mal di schiena, e richiedono l’utilizzo di un bite dentale per alleviare i sintomi.
Molti fattori possono influenzare la salute delle articolazioni della mandibola, come la tendenza ereditaria a questi problemi, l’eccessivo digrignamento (sfregamento) o serramento (stretta) dei denti, un’occlusione scarsamente bilanciata, quindi instabile, traumi pregressi (colpi alla testa o alla faccia), artriti (malattie infiammatorie delle articolazioni), e molte altre condizioni mediche.
I problemi dell’articolazione della mandibola si presentano maggiormente come “rumori” durante i movimenti di apertura e chiusura della bocca, limitazioni di questa apertura, dolori dei muscoli della masticazione avvertiti vicino all’orecchio (da Silva et al., 2016). La gnatologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa di questi problemi.
I disturbi dell’articolazione della mandibola possono essere dovuti a problemi muscolari e ossei-articolari propriamente detti.
I problemi muscolari possono essere diagnosticati clinicamente durante una visita specialistica o mediante esami strumentali specifici. Possono essere alleviati seguendo delle istruzioni comportamentali e/o farmacologiche e mediante l’utilizzo di un bite per i denti. Il bite è un apparecchio ortodontico personalizzato che, interponendosi tra le due arcate dei denti, permette di distendere i muscoli della masticazione e dare maggiore stabilità all’articolazione (Wieckiewicz et al., 2015).
Il supporto di un fisioterapista o osteopata può essere d’aiuto nella distensione dei muscoli della masticazione e del collo (Paço et al., 2016).
Sebbene non ci sia evidenza scientifica dell’associazione tra una scorretta occlusione dei denti e i problemi dell’articolazione (Manfredini et al., 2017), l’evidenza clinica suggerisce che una maggiore stabilità occlusale può agevolare la stabilizzazione dell’articolazione, quindi ridurre i sintomi. Un bite dentale può essere utile per raggiungere questa stabilità occlusale. Il bite può essere preceduto o seguito da un trattamento ortodontico per la correzione della malocclusione.
I problemi articolari propriamente detti possono essere diagnosticati radiograficamente. L’esame diagnostico più indicato è la risonanza magnetica dell’articolazione temporo-mandibolare, a bocca chiusa e a bocca aperta (Ferreira et al., 2016). I problemi articolari sono di più difficile correzione. In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico alle articolazioni (Wieckiewicz et al., 2015).